Gli assicurati che hanno domande in merito al COVID-19 possono contattarla 24 su 24, 7 giorni su 7 per una consulenza con personale medico qualificato. Il servizio telefonico si chiama Medi24 ed è disponibile in italiano, inglese, tedesco e francese. Il numero è:
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Il nostro programma di assistenza è pensato per aiutarla con qualsiasi domanda, problema o preoccupazione che può avere nella sua vita. Il servizio è multilingue ed è fornito da professionisti ed esperti.
Sì. Se la prestazione “Vaccinazioni” è compresa nel suo programma, copriamo il costo del vaccino per il COVID-19, laddove non è sovvenzionato o è solo parzialmente sovvenzionato dal Governo del Paese in cui risiede. Copriremo anche il costo di un vaccino approvato dall’Agenzia europea per i medicinali o dalla Food and Drug Administration, se il vaccino sovvenzionato dal governo del Paese in cui risiede non è approvato dall’Agenzia europea per i medicinali o dalla Food and Drug Administration. Il vaccino del Covid-19 è coperto quando la sostanza da iniettare ha completato la procedura necessaria di sviluppo clinico, che include tutti i test per dimostrarne l’efficacia e la sicurezza necessari per ottenere l’autorizzazione dall’appropriato ente regolatore. La sostanza da iniettare deve inoltre aver completato tutte le tappe della procedura di autorizzazione da parte dell’appropriato ente regolatore ed essere approvata per la somministrazione nel Paese in cui Lei lo riceve. Il costo deve essere ragionevole e consuetudinario nel Paese in cui lo riceve. Non copriamo le spese di viaggio per farsi vaccinare in un altro Paese.
Gli assicurati che hanno sintomi di febbre e tosse e hanno consultato un medico che ha prescritto loro un test, hanno copertura per i test di rilevamento dei virus (test molecolare PCR e ricerca dell’antigene). Sono coperti anche gli assicurati che sono stati in stretto contatto con una persona che è risultata positiva al COVID-19, a condizione che il test sia stato prescritto da un medico ed eseguito sotto supervisione medica e in un ambiente sanitario. I test a domicilio o i kit di test da banco non sono coperti. Copriremo solo le spese ragionevoli e consuetudinarie. Il trattamento per l'infezione da COVID-19 e le complicazioni che ne derivano è coperto, entro i limiti previsti dalla sua polizza. Quando inoltra una richiesta di rimborso delle spese mediche, la preghiamo di allegare anche la prescrizione medica che conferma il sospetto che abbia contratto il COVID-19 o che Lei sia stato a stretto contatto con un caso confermato di Covid-19.
I test connessi ad un viaggio che sono obbligatoriamente richiesti da un Paese per potervi accedere non sono coperti dalle nostre polizze, anche se prescritti da un medico. Le nostre polizze non coprono i costi relativi all'isolamento obbligatorio o volontario richiesto quando si entra in un Paese.
Sì, copriremo il costo della vaccinazione per il Covid-19 se la prestazione “vaccinazioni” è inclusa nella sua polizza e se la vaccinazione non viene offerta gratuitamente (o è solo parzialmente sponsorizzata) dal governo del Paese in cui risiede. Copriremo anche il costo di un vaccino approvato dall’Agenzia europea per i medicinali o dalla Food and Drug Administration, se il vaccino sovvenzionato dal governo del Paese in cui risiede non è approvato dall’Agenzia europea per i medicinali o dalla Food and Drug Administration. Tuttavia, il costo del viaggio non sarà coperto. Il vaccino deve essere completamente sviluppato (compreso il superamento di tutti gli studi clinici di pre-autorizzazione). Deve inoltre essere approvato e concesso in licenza per l'uso nella giurisdizione in cui viene richiesto e il costo deve essere ragionevole e consuetudinario in quella regione.
Sì. Se è stato un medico a indicarle di andare in ospedale, le cure in ricovero e i costi di trasporto in ospedale (ad esempio, il trasporto in ambulanza laddove necessario dal punto di vista medico) sono coperti.
Sì, e anche i costi ragionevoli e normali per le consegne a domicilio di farmaci e medicinali.
Tutte le cure per il COVID-19 devono essere condotte in isolamento, che sia in casa oppure in ospedale.
Se il suo programma assicurativo include la copertura delle visite mediche, allora Lei continuerà ad essere coperto per le visite mediche, anche se fatte attraverso programmi come Skype o FaceTime (a condizione che ciò sia permesso dalle leggi del Paese in cui si trova), durante tutto il periodo dell’emergenza COVID-19.
No, queste cose non sono coperte dalla sua assicurazione.
Se il Governo del suo Paese di residenza attuale consente di viaggiare e il Governo del Paese di destinazione consente l'ingresso dall'estero, sarà coperto purché il Paese di destinazione sia incluso nella sua area di copertura, in base ai termini e alle condizioni normali della sua polizza.
Sì, copriremo il costo di una terza dose della vaccinazione Covid-19 se la prestazione “vaccinazioni” è inclusa nella sua polizza e se la vaccinazione non viene offerta gratuitamente (o è solo parzialmente sponsorizzata) dal governo del Paese in cui risiede. Copriremo anche il costo di un vaccino approvato dall’Agenzia europea per i medicinali o dalla Food and Drug Administration, se il vaccino sovvenzionato dal governo del Paese in cui risiede non è approvato dall’Agenzia europea per i medicinali o dalla Food and Drug Administration. La terza dose deve avvenire come richiamo tra 6 e 9 mesi dopo la seconda dose (o nel caso di Johnson&Johnson, dopo la prima dose). Il costo del viaggio non sarà coperto. Il vaccino deve essere completamente sviluppato (compreso il superamento di tutti gli studi clinici di pre-autorizzazione). Deve inoltre essere approvato e concesso in licenza per l'uso nella giurisdizione in cui viene richiesto e il costo deve essere ragionevole e consuetudinario in quella regione.
No.
Potenzialmente sì. Se la sua copertura include la prestazione per le evacuazioni mediche, allora ne organizzeremo una per Lei se le cure di cui ha bisogno non sono disponibili in loco. Utilizziamo una compagnia aerea di evacuazioni mediche specializzata nel trattare i casi di COVID-19, i cui velivoli solo dotati di bolle a pressione negativa, per proteggere lo staff medico a bordo del velivolo e l’equipaggio. Però, dobbiamo farle presente che alcuni Governi potrebbero proibire la sua evacuazione e insistere sul trattamento in loco. Se ciò accadesse, purtroppo sarebbe al di fuori del nostro controllo. Inoltre, anche se il Governo del Paese in cui si trova non si opponesse alla sua evacuazione, potremmo ancora riscontrare dei rifiuti da parte dei Paesi vicini a dove Lei si trova per accettarla come paziente evacuato – in quel caso, invece di evacuarla, la rimpatrieremo nel suo Paese d’origine.
Sì. Se il suo programma include la prestazione di evacuazione medica, ne organizzeremo una per Lei se il suo caso risponde a tutti e tre i seguenti punti:
In generale, no. Noti però, che in alcuni Paesi del mondo, a causa della quarantena e delle misure di protezione civile in atto, le banche locali potrebbero avere dei problemi con le operazioni di pagamento nella valuta locale o in altri casi potrebbero effettuare le loro operazioni in ritardo. Sembra comunque che tutto ciò si verifichi solo in alcuni, pochi Paesi del mondo.
La nostra azienda continuerà a lavorare le richieste di rimborso e a inviare le istruzioni di pagamento alla banca dell’assicurato, d’accordo con le tempistiche normali. Il rimborso, però, potrebbe tardare ad apparire nel suo conto bancario per le ragioni di cui sopra.
La preghiamo di utilizzare MyHealth (nella versione applicazione per dispositivi mobili oppure portale online) per inviarci le sue richieste di rimborso; eviti, se è possibile, di inviare le richieste per posta. In questo modo, avrà la certezza che il suo rimborso verrà lavorato molto più velocemente, in quanto il servizio postale in alcuni Paesi è per il momento soggetto a ritardi. Inoltre, il nostro personale sta lavorando da casa in remoto e quindi non ha accesso immediato alla posta in arrivo.
No. I nostri servizi per gli assicurati continuano a funzionare come sempre. L’unica differenza è che, per proteggere i nostri dipendenti, la maggior parte di loro sta lavorando in remoto. Stiamo seguendo un protocollo per le emergenze che abbiamo introdotto, testato e perfezionato negli anni: quindi, siamo preparati e tutto funziona come prima, senza interruzioni o cali nella qualità.
Stiamo applicando misure preventive per contribuire alla lotta al coronavirus, ad esempio chiedendo ai nostri dipendenti di lavorare da casa per ostacolare la diffusione del virus. Siamo anche molto attivi nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa:
I nostri colleghi a Dublino hanno raccolto 3.400 € da donare a una serie di ospedali e fondazioni irlandesi, per assistere coloro che lavorano in prima linea con i malati di COVID-19. Per la raccolta di fondi, lo staff del team di Dublino ha scelto un venerdì lavorativo per vestirsi nella maniera più elegante possibile e ci ha mandato delle foto mentre svolgeva le attività domestiche meno adatte a quell’abbigliamento, come potare l’erba del giardino o passare l’aspirapolvere. Guardi il video dell'iniziativa qui.